
Progettare lo sviluppo di un territorio valorizzandolo in modo intelligente, grazie all’uso delle tecnologie abilitanti. È questa la via alle smart cities and communities illustrata in occasione della conferenza “Smart City” che si è svolta a Roma, presso la sede della Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università Sapienza di Roma.
La giornata è stata organizzata dal Dipartimento di Ingegneria Astronautica, Elettrica ed Energetica (DIAEE) della Sapienza, con l’obiettivo di presentare finalità, contenuti e metodi della collaborazione avviata di recente tra il X Municipio di Roma Capitale e il DIAEE.
L’accordo punta a realizzare Ostia Enhancement: un progetto per lo sviluppo culturale e turistico della frazione romana di Ostia, attorno al quale si sono riuniti una serie di attori pubblici e privati, tra cui la joint venture Calipso, attiva nella valorizzazione e nella salvaguardia delle fasce costiere e l’azienda Intergraph, leader nella progettazione di software geospaziali per la visualizzazione di dati complessi.
Il progetto prevede la realizzazione di percorsi turistici ciclabili a impatto “quasi zero”, che dal porto si dipaneranno verso luoghi fortemente caratterizzati dal punto di vista storico-naturalistico ma attualmente poco fruibili, come le zone adiacenti il fiume o i siti di Tor San Michele e di Tor Boacciana, e che giungeranno fino agli scavi archeologici e al borgo medioevale. L’idea è di rendere accessibili i percorsi attivando un servizio georeferenziato di noleggio di biciclette elettriche innovative e green, georeferenziate e con pedalata assistita.
Il progetto mira a liberare il potenziale turistico di una località il cui sviluppo recente è legato soprattutto alla fruizione balneare, “riattualizzando” anche i luoghi della memoria meno battuti e più periferici, ha spiegato Sandro Lorenzatti – vicepresidente del X Municipio di Roma. E il primo passo di questo processo consiste nel rendere nuovamente accessibili i siti dimenticati. Obiettivo finale dell’accordo tra amministrazione, imprese del territorio e università è fare sistema e partecipare alle diverse opportunità di finanziamento disponibili, a cominciare dai fondi stanziati dall’Unione Europea nell’ambito di Horizon 2020, il nuovo Programma Quadro europeo per la ricerca e l’innovazione.
Il progetto è stato ideato adottando RINASCIMENTO 2.0, un metodo di smart e co-design sviluppato dal DIAEE e da Calipso, per rendere “intelligenti” le città e le comunità italiane di medie dimensioni, nel rispetto delle loro tradizioni e vocazioni storico-culturali. ll metodo si applica ai 9 temi delineati nell’Agenda Digitale Italiana, e considera ciascuno di questi in riferimento a 4 diversi target – istituzioni, operatori, turisti, cittadini. Vengono così individuati 36 ambiti di progettazione in cui identificare specifici problemi a cui trovare soluzioni intelligenti, ciascuna fruibile mediante app, ossia servizi telematici erogabili in mobilità.
Si tratta di un modo di progettare integrato, in cui le soluzioni tecnologiche non rappresentano gli obiettivi ultimi dell’azione progettuale, ma i mezzi con cui rispondere in modo efficiente e sostenibile a specifici bisogni territoriali, come ha evidenziato Valerio Lombardi, Amministratore Delegato di Calipso. In questo approccio è fondamentale il coinvolgimento di partner pubblici e privati disposti a investire nei progetti e a impegnarsi per garantire nel tempo benefici e ritorno economico sul territorio, ha sottolineato Giacomina Di Salvo, Assessore all’Urbanistica del Municipio X di Roma.
Affrontata in modo ragionato e lungimirante, la progettazione di smart cities and communities può così offrire un’opportunità per superare la crisi che ha investito i territori e diventare il laboratorio di una nuova politica industriale. A patto che i problemi siano affrontati all’interno di una visione olistica, come ha suggerito Andrea Gumina, Consigliere giuridico del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).
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